CISTITE ASINTOMATICA (BATTERIURIA ASINTOMATICA), COS’È E COSA FARE

La cistite asintomatica è la situazione in cui nell’urina sono presenti batteri, ma senza nessun sintomo.

È piuttosto comune soprattutto in gravidanza, nelle persone anziane, nei diabetici e in chi utilizza il catetere. Poiché è asintomatica, di solito ci si accorge della cistite per caso, facendo delle analisi di controllo. L’esame delle urine rileva la presenza di batteri e nitriti (che vengono prodotti dai batteri), ma nessuno o pochi leucociti (globuli bianchi, che indicano una risposta immunitaria, cioè un’infiammazione).

Per essere sicuri della diagnosi si può ripetere l’urinocoltura dopo qualche giorno. Se la carica batterica è aumentata è possibile che a breve compariranno i sintomi tipici della cistite, mentre se è stabile siamo di fronte a una vera e propria cistite asintomatica.

In realtà, poiché il termine cistite significa infiammazione della vescica e in questo caso non c’è nessuna infiammazione, il termine più corretto non è cistite asintomatica bensì batteriuria asintomatica. Batteriuria non significa altro che “batteri nell’urina”.

Ma perché i batteri a volte provocano sintomi e a volte no?

Il motivo può avere a che fare:

  1. con il tipo di batteri coinvolti
  2. con la risposta immunitaria dell’organismo.

Vediamo meglio.

Batteri che non aderiscono alla vescica causano batteriuria asintomatica

La cistite (intendiamo naturalmente quella di origine batterica) si sviluppa quando batteri patogeni come Escherichia coli aderiscono alla vescica e la colonizzano. È proprio nel momento in cui i batteri entrano in contatto con le pareti della vescica, infatti, che il corpo “si accorge” della loro presenza. Le cellule attaccate lanciano l’allarme e di conseguenza il sistema immunitario si mette in moto per eliminare gli invasori. La somma delle sostanze tossiche prodotte dai batteri e dell’infiammazione scatenata dal sistema immunitario per difendersi crea tutto quell’insieme di sintomi che ci permettono di riconoscere la cistite.

Ci sono batteri, però, che pur proliferando molto bene nell’urina non riescono ad attaccarsi alla vescica, perché non possiedono le “zampette” per farlo (oppure le hanno, ma difettose). In questo caso i batteri restano in sospensione nelle urine e qui continuano a moltiplicarsi, ma non provocano nessun danno e nessuna reazione da parte dell’organismo. Quindi niente sintomi.

cistite asintomatica

Una risposta immunitaria debole può far sì che la cistite resti asintomatica

In alcuni casi può anche succedere che i batteri aderiscano alla vescica, ma (soprattutto se sono poco virulenti, cioè incapaci di creare grossi problemi) l’organismo non dia l’allarme. Questo dipende dalle caratteristiche di ogni singola persona, che può avere un sistema immunitario più o meno tollerante e che reagisce in modo più o meno aggressivo. E la tolleranza può essere la scelta migliore, perché nella cistite spesso la risposta scatenata dall’organismo per difendersi fa più danni dei batteri stessi.

La batteriuria asintomatica è pericolosa? Bisogna curarla?

Alcune persone possono continuare ad ospitare batteri nelle urine anche per anni, senza che ciò crei alcun problema. Gli studi scientifici infatti hanno dimostrato che è rarissimo che la batteriuria asintomatica si trasformi in una cistite sintomatica o crei complicanze come una pielonefrite (infezione renale). Questo perché difficilmente i batteri che la causano diventano più virulenti col passare del tempo. Al contrario, spesso questi batteri innocui si sono evoluti a partire da batteri più aggressivi, che si sono adattati a convivere con noi perdendo le loro caratteristiche più virulente.

Per questo tutte le società mediche sono concordi: la batteriuria asintomatica non deve essere trattata con antibiotici, tranne in pochi casi particolari (gravidanza, prima di procedure urologiche invasive come la cistoscopia). In tutti gli altri casi gli antibiotici non danno nessun beneficio, ma solo danni collaterali: maggiori probabilità che i batteri innocui vengano soppiantati da altri più aggressivi, sviluppo di antibiotico-resistenza, alterazioni del microbiota che possono portare a infezioni da Clostridium difficile, candida o vaginosi batterica.

L’utilità del D-Mannosio in caso di cistite asintomatica

Purtroppo parecchi medici non hanno recepito le linee guida ufficiali, e in caso di batteriuria asintomatica continuano a prescrivere antibiotici. Ma se ti sono stati riscontrati batteri nelle urine, e non fare proprio nulla ti preoccupa, esiste un rimedio più sicuro: il D-Mannosio.

Questa sostanza naturale, del tutto priva di effetti collaterali, si lega alle “zampette” con cui i batteri si attaccano alla vescica, impedendo l’adesione. Quindi:

  1. se nel tuo caso i batteri hanno aderito alla vescica, ti aiuta ad eliminarli
  2. se invece non hanno aderito, evita che possano farlo in futuro.

In entrambi i casi ti aiuterà a prevenire eventuali complicazioni, senza crearti nessun problema.

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