Secondo un nuovo studio scientifico, in caso di cistite l’assunzione di D-Mannosio in fase acuta ha un’efficacia di poco inferiore alla terapia antibiotica con fosfomicina. Vediamo come assumere il D-Mannosio in fase acuta per ottenere ottimi risultati ed evitare effetti collaterali.
Un rimedio naturale completamente innocuo, efficace quanto un antibiotico: è lo straordinario risultato di un recente studio che ha confrontato le performance di fosfomicina e D-Mannosio come terapia della cistite in fase acuta.
Già sapevamo (e ne abbiamo parlato in questo articolo) che il D-Mannosio è utile non solo per prevenire la cistite ma anche per trattarla in fase acuta. Questa però è la prima volta che questo prodotto naturale viene confrontato con la fosfomicina, l’antibiotico più utilizzato contro la cistite.
Lo studio (che per il momento è uscito in preprint, cioè divulgato dagli autori ma non ancora pubblicato su riviste scientifiche) è stato condotto in 22 diversi ambulatori medici in Germania e ha coinvolto un totale di 118 donne con cistite acuta in corso. Tutte presentavano i sintomi classici e avevano leucociti nelle urine; poco meno della metà aveva l’urinocoltura positiva per Escherichia coli, un 12% presentava altri tipi di batteri, mentre il restante 40% aveva l’urinocoltura negativa. Anche queste ultime sono state coinvolte nello studio perché, nella pratica clinica, capita spesso che la terapia antibiotica risolva i sintomi anche nei casi in cui l’urinocoltura non evidenzia la presenza di batteri.
Le partecipanti sono state divise in due gruppi:
- Il gruppo fosfomicina ha assunto una bustina di fosfomicina il giorno 1 + un placebo corrispondente al trattamento con D-Mannosio per 5 giorni.
- Il gruppo D-Mannosio, viceversa, ha assunto D-Mannosio per 5 giorni + un placebo corrispondente alla fosfomicina il giorno 1. Il D-Mannosio è stato somministrato a dosaggi elevati: 2 g per tre volte al giorno i primi 3 giorni, poi 2 g per due volte al giorno il quarto e quinto giorno.
Il giorno 8 è stata verificata la guarigione sulla base dei sintomi, dopodiché le partecipanti sono state monitorate per altri 20 giorni per eventuali recidive.
I risultati?
- La fosfomicina ha mostrato un tasso di guarigione del 93% e ha impiegato in media 3 giorni per eliminare i sintomi.
- Il D-Mannosio ha mostrato un tasso di guarigione dell’83% e ha impiegato in media 4-5 giorni (a seconda della gravità della situazione) per eliminare i sintomi.
Dal punto di vista statistico questi risultati sono molto simili: questo significa che il D-Mannosio in fase acuta ha un’efficacia di poco inferiore a quella della fosfomicina, portando alla guarigione in oltre l’80% dei casi. Anche quelli in cui l’urinocoltura era negativa!

Il tasso di recidive dopo 20 giorni è stato lo stesso nei due gruppi (13%). Questo significa che i risultati della terapia con D-Mannosio in fase acuta sono stabili quanto quelli della fosfomicina.
Ma il D-Mannosio ha due vantaggi cruciali: non stimola la comparsa di antibiotico-resistenza e non altera il microbiota dell’organismo. Possiamo capire quanto questo sia importante riflettendo sul fatto che l’alterazione del microbiota ad opera delle frequenti terapie antibiotiche è uno dei fattori che, purtroppo, alimentano il circolo vizioso delle cistiti ricorrenti.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, in questo studio il D-Mannosio ha causato disturbi gastrointestinali nel 10% dei casi, mentre la fosfomicina nel 25% (una persona su quattro).
Gli autori concludono affermando che il D-Mannosio è un trattamento per la cistite in fase acuta efficace e ben tollerato, e rappresenta una valida alternativa agli antibiotici di prima linea, dimostrando un’efficacia paragonabile ma un profilo di sicurezza migliore.
D-Mannosio in fase acuta, quale prodotto scegliere
Possiamo migliorare ulteriormente questi risultati?
I disturbi gastrointestinali si verificano quando il dosaggio di D-Mannosio è eccessivo. Il D-Mannosio in eccesso non viene assorbito e raggiunge il colon, dove viene fermentato dai batteri intestinali (provocando meteorismo) e richiama acqua per osmosi (il che può creare diarrea). Effetti collaterali non gravi, ma sicuramente fastidiosi.
In NutraLabs abbiamo osservato che questo può verificarsi quando si assume più di 1 grammo di D-Mannosio alla volta, o più di 2 grammi nell’arco della giornata.
Abbiamo anche osservato che, nel trattamento della fase acuta della cistite, aggiungere al D-Mannosio Uva Ursina permette di ottenere un’azione sinergica che riduce i tempi di guarigione e allarga lo spettro di azione nei confronti dei batteri patogeni.
Ecco perché, in fase acuta, consigliamo l’utilizzo di UROGYN FAST. Si tratta di un innovativo prodotto naturale che per ogni singola bustina contiene 600 mg di D-Mannosio + 600 mg di Uva Ursina alla massima concentrazione di principi attivi.
UROGYN FAST si assume 3 volte al giorno solamente per 4 giorni: 1 bustina sciolta in acqua prima di colazione + 1 bustina prima di pranzo + 1 bustina la sera prima di coricarsi.
L’associazione D-Mannosio + Uva Ursina di UROGYN FAST, in fase acuta, risulta più rapida ed efficace rispetto al solo D-Mannosio, e limita fortemente i disturbi gastrointestinali.
Fonti scientifiche:
Wagenlehner, F., Taeschner, H., Lorenz, H., Berwanger, A., Infed, N., Ewald, O., & Gerke, P. (2025). Proof-of-Concept of Non-Inferiority in the First Randomized Controlled Trial Comparing D-Mannose to Fosfomycin in Acute Uncomplicated Lower Urinary Tract Infections. https://www.preprints.org/frontend/manuscript/09a0b2eeb78e782ae7d8ac45a9be4838/download_pub