La depilazione intima totale è molto popolare, ma secondo gli studi scientifici presenta parecchi rischi, tra cui anche quello di cistite.
Negli ultimi anni la depilazione intima totale è sempre più popolare, specie tra le giovanissime (e i giovanissimi). Si tratta ovviamente di una moda, legata anche alla grande diffusione che la pornografia ha tra i ragazzi. Ma molte si depilano anche per motivi igienici, pensando che una cute glabra sia più “pulita”.
Una sensazione, questa, che però non è confermata dai fatti. Anzi, al contrario!
Gli studi scientifici hanno chiarito che i peli, lungi dall’essere antigienici, sono addirittura in grado di inibire la crescita dei batteri patogeni. Questa proprietà per certi versi controintuitiva è stata osservata ad esempio in relazione alla barba: gli uomini glabri, infatti, hanno sul volto una carica batterica superiore a quelli con la barba, e sono più spesso colonizzati da batteri potenzialmente patogeni.
Per quanto riguarda nello specifico i peli pubici, si pensa che rappresentino una importante difesa sia contro i traumi meccanici (ad esempio sfregamento) che contro i batteri. Le donne che praticano abitualmente la depilazione intima completa, infatti, hanno un rischio maggiore di contrarre infezioni a trasmissione sessuale come herpes, papillomavirus e mollusco contagioso, e di sviluppare vulvodinia.
Depilazione intima e cistite
Uno studio recentissimo ha valutato, per la prima volta, se tra i rischi della depilazione intima ci sia anche quello di sviluppare cistite.
Allo studio, condotto in Polonia, hanno partecipato circa 2.400 donne di età compresa tra i 18 e i 45 anni. Ben il 67% delle partecipanti ha dichiarato di depilare completamente la zona intima almeno una volta alla settimana. E i dati sono molto chiari: tra chi aveva quest’abitudine, le cistiti ricorrenti (cioè tre o più episodi negli ultimi 12 mesi) sono risultate tre volte più probabili che nelle altre donne. Questo anche dopo aver tenuto conto di eventuali differenze nella frequenza dei rapporti sessuali, che di per sé rappresentano il principale fattore di rischio per le infezioni urinarie in età fertile.
Nel commentare questi risultati, gli autori dello studio notano che i peli pubici, essendo una nicchia in una certa misura riparata dall’ambiente esterno, hanno un microbiota specifico e stabile che comprende diverse specie di lattobacilli. Sappiamo bene che questi batteri, quando dominano il microbiota vaginale, conferiscono una fondamentale protezione nei confronti non solo delle infezioni vaginali ma anche di quelle urinarie. È possibile che anche a livello dei peli giochino un ruolo simile. Ma i peli potrebbero avere proprietà antimicrobiche anche di per sé, indipendentemente dal loro microbiota: si è visto, per esempio, che alcune proteine e frammenti di proteine derivate dai capelli sono in grado di contrastare batteri e funghi.
In ogni caso sembra chiaro che, con la depilazione integrale, la zona intima femminile viene privata di un’importante protezione e la donna è maggiormente soggetta a cistite.
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